PESCARA – Continuano gli sviluppi su caso dell’omicidio di Thomas Luciani, il 16enne ucciso con 25 coltellate a Pescara da due coetanei per un debito di droga di poche centinaia di euro.
Un delitto efferato, che ha scosso la comunità di Pescara ed ha avuto risonanza in tutta Italia portando ancora una volta alla luce l’intenso disagio giovanile diffuso tra i ragazzi italiani. Oggi il Gip del Tribunale dei Minori dell’Aquila ha convalidato il fermo per i due indagati e per entrambi è stata disposta la custodia in un istituto minorile: si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il fratello di uno di loro intervistato dal Tg1 ha fatto sapere: «Gli vorrò sempre bene, è mio fratello, però deve pagare per quello che ha fatto. Ha bisogno di stare in un istituti dove può essere aiutato, noi non chiediamo sconti, crediamo nella giustizia. A casa abbiamo pianto per Thomas, che non c’è più, siamo tutti immensamente dispiaciuti per lui».
Nella mattinata, inoltre, è stato conferito al medico legale l’incarico per effettuare l’autopsia che aiuterà a fare luce sulle dinamiche e sui tempi esatti della morte drammatica di Thomas Christopher Luciani.